PAGINE - LA PASTA

 

Agita, agita le mani,

ti teniamo a tempo per oggi e domani

siamo noi i ragazzi strani

protagonisti di scenari vari

 

La pasta con la salsa e l’aragosta mi tira su (mi tira su)

la manina blu mi butta giù (mi butta giù)

voglio la Ferrarina rossa che mi dà la scossa

nella disco quando Joe T Vannelli col basso scassa la cassa

e con la smile mi dà il sorriso, ma quando mai,

con la Mitsubishi al massimo il volume dell’Hi-Fi

come se stessi viaggiando alle Hawaii

la chiocciolina mi tronca le gambe quindi Miami bye-bye (bye bye bye)

 

[Rit.]

Sento il rumore del mondo che già parla di noi

nel silenzio cantano più forte gli avvoltoi

fuggiamo da queste pareti di fragilità

non siamo più solo parentesi in queste pagine, pagine, pagine,

ma siamo pagine, pagine, pagine di noi

(siamo pagine scritte da noi), di noi

siamo pagine

 

Sballottato qua e là per il paese (per il paese),

non mi accontento e sempre preso di pretese (di pretese)

mi sento lo straniero troinese,

la Stirpe in piazza con le mine accese.

Mista, cartina, filtro, io la faccio per esteso,

purché da questa vita io riesca a uscirne illeso,

Saiyan che combatte con le iene,

graffiano le spalle a chi li teme.

Fottono la testa a un uaglione,

macchiano la reputazione,

parola di guardiano sono nato siciliano,

non ce ne frega niente perché noi non ci abitiamo

 

Agita a tiempu sti cazzu di manu,

muovili a tiempu pu uoggi e po domani,

simo nuatri i carusi strani,

protagonisti di scenari vari

  

[Rit.]

Sento il rumore del mondo che già parla di noi

nel silenzio cantano più forte gli avvoltoi

fuggiamo da queste pareti di fragilità

non siamo più solo parentesi in queste pagine, pagine, pagine,

ma siamo pagine, pagine, pagine di noi

(siamo pagine scritte da noi), di noi

 siamo pagine (di noi)